TABEBUIA AVELLANEDAE – TECOMA CURIALIS

Famiglia : Bignoniaceae
Pianta officinale
Parte utilizzata: corteccia

PRINCIPI ATTIVI
I costituenti più importanti sono 18 differenti chinoni, comprendenti sia naftochinoni che antrachinoni, che raramente si trovano insieme nella stessa pianta. i naftochinoni, lapachol, b-lapachone e xiloidone sono considerati i più importanti. Altri costituenti sono la quercetina, il lapachenolo, il carnosolo, gli indoli, coenzima Q, alcaloidi come tecomina, acidi idrossibenzoici e saponine steroidee

PROPRIETA’’
Contiene circa diciotto chinoni appartenenti a due classi:gli antrachinoni e i naftochinoni, fra cui il lapacholo e derivati ad esso correlati (deidro-alfa-lapachone, beta lapachone ecc..); contiene inoltre : quercetina, saponine steroidiche, alcaloidi, coenzima Q, carnasolo, indoli.
Diversi studi condotti in brasile 40 anni fa hanno evidenziato dimostrato l’ attivita’ antisettica della tabebuia, con proprieta’ inibitrice verso i batteri gram-positivi ( stafilococchi e streptococchi) responsabili, tra l’altro delle infezioni delle prime vie respiratorie, gram-negativi(brucella), e miceti (candida albicans). Tale proprieta’ e’ dovuta al lapacholo e soprattutto al beta lapachone; si e’ ipotizzato che i principi attivi di tabebuia interferiscano a livello di produzione energetica ed enzimatica dei microorganismi, causandone la morte.
Possiede una notevole attivita’ antivirale, attribuita alla capacita’ di inibire dei processi enzimatici necessari alla moltiplicazione dei virus. Tale attivita’ e’ stata dimostrata nei confronti dei virus dell’ influenza, dell’ herpes simplex(tipo 1 e 2), della stomatite vescicolare e della polio. Si stanno studiando le possibilita’ del beta lapachone di inibire alcuni retrovirus come il virus responsabile di leucemie e aids. Le proprieta’ antiparassitarie sono state fra le prime evidenziate, in particolare verso la malaria e la schistosomiasi. Vengono attribuite a tabebuia anche proprieta’ antitumorali dovute al lapacholo e al beta lapachone, il lapacholo sembra avere una forte affinita’ per le cellule tumorali, tanto che esso si ritrova in alte concentrazioni in tali cellule dopo circa sei ore dalla somministrazione.uno dei meccanismi con cui agisce sembra essere una interferenza con il metabolismo dell’ossigeno nelle cellule malate impedendone la respirazione. Inoltre altri principi attivi come il carnasolo con azione scavenger dell’anione superossido, diversi derivati indolici in grado di produrre nell’organismo umano l’ antiossidante glutatione e alcuni furanochinoniattivi su alcune forme di leucemia. Ricerche recenti hanno dimostrato che il lapacholo e i naftochinoni naturali esercitano effetti immunomodulanti: a basse dosi hanno azione immunostimolante, a concentrazioni relativamente elevate (100 micro g – grammo/ml) mostra attivita’ citotossica o immunosoppressiva. Questa proprieta’ della tabebuia e’ estremamente interessante per tutti quei disturbi in cui e’ neccessario stimolare il sistema immunitario in maniera dolce, soprattutto nei disturbi cronici.

INDICAZIONI
Influenza, bronchite, infiammazioni della bocca e delle gengive, faringiti, rinofaringiti, laringiti, sinusite, candidosi.

NOTE
Solo a dosaggi elevati si possono avere nausea e vomito

Fonte: https://www.cento-fiori.it/

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